Il Consiglio “Agricoltura” ha approvato il 19 Luglio 2004 l'adesione dell'UE alla Convenzione internazionale per la protezione dei vegetali (CIPV)
quale modificata e approvata dalla risoluzione 12/97 al fine di rafforzare il suo ruolo nell’adozione delle norme internazionali. Il Consiglio ha anche deciso che l’Unione, in quanto tale, sarà parte
contraente della CIPV a fianco dei 25 Stati Membri dell’Unione. Queste due decisioni riconoscono l’importanza crescente della CIPV nel sistema del commercio mondiale. L’organizzazione mondiale del commercio (WTO) accorda ai suoi membri il diritto di imporre restrizioni alle importazioni se la protezione della loro agricoltura contro le malattie e i parassiti delle piante lo esige. Questo diritto è enunciato nell’accordo WTO sulle misure sanitarie e fitosanitarie (accorso SPS), che invita la CIPV ha definire delle norme internazionali che permettano di garantire che i membri del WTO tendano ad un approccio armonizzato senza utilizzare ingiustificatamente queste misure come barriera agli scambi commerciali. La revisione della convenzione formalizza il segretariato della CIPV e crea un organo direttivo, la “commissione delle misure fitosanitarie”, incaricata di definire, per le misure fitosanitarie, le norme internazionali che saranno riconosciute all’interno dell’accordo SPS. Il processo di definizione delle norme, previsto dalla CIPV, mette l’accento sulla partecipazione, sulla consultazione e sulla competenza tecnica.
Le nuove regole prevedono esplicitamente la partecipazione di entità come l’Unione europea.