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26/5/2004
BRUXELLES: La Commissione europea toglie la moratoria sugli OGM
- by la redazione @ 20:02:51
La Commissione europea ha messo fine mercoledì 19 maggio a una moratoria durata più di cinque anni sulle importazioni di organismi geneticamente modificati (OGM) autorizzando l'immissione sul mercato di mais dolce Bt-11 in scatola o fresco non sgranato.
L'esecutivo europeo, che malgrado l'opposizione di numerosi stati Membri e le proteste degli ambientalisti, ha valutato che tutte le condizioni erano soddisfatte per autorizzare la commercializzazione del prodotto.
"Le valutazioni prima della immissione sul mercato del mais dolce modificato non potevano essere più rigorose" ha dichiarato il commissario europeo per la protezione dei consumatori David Byrne chiarendo che i dati scientifici lo giudicano "altrettanto sicuro" che il mais tradizionale.
L'autorizzazione concessa al gigante agroalimentare Syngenta (ex-Novartis), la prima in Europa dopo il mese di ottobre del 1998, non permette comunque la coltivazione del prodotto in Europa.
Questo OGM si trova già nelle tavole degli europei dalla fine del 1998 poichè mais geneticamente modificati sono stati autorizzati per l'alimentazione animale e per l'utilizzo in prodotti derivati come l'olio di mais, prodotti conservati, gli sciroppi ed in altri casi.
"La Commissione ha agito in maniera responsabile e sulla base di una legislazione restrittiva e chiara" ha chiarito David Byrne in occasione di una conferenza stampa precisando che tutte le scatole di mais dolce devono indicare ai consumatori che essi acquisteranno un prodotto OGM. "I consumatori potranno scegliere".
L'Italia era favorevole
I governi europei avevano la possibilità di opporsi al provvedimento ma ciò non è stato possibile viste le divisioni dopo la riunione del 26 aprile. Infatti i ministri dell'Agricoltura dell'Unione non sono riusciti a prendere una posizione chiara in merito. A favore erano l'Irlanda, la Gran Bretagna, i Paesi Bassi, la Svezia, la Finlandia e l'Italia, mentre Germania, Belgio e Spagna si erano astenuti. Gli ultimi sei, cioè Francia, Austria, Lussemburgo, Danimarca, Portogallo e Grecia avevano invece votato contro ma ciò non è stato sufficiente per sbarrare la strada al Bt-11.
Le riserve dell'AFSSA
David Byrne in particolare ha spazzato via le riserve emesse dall'agenzia francese di sicurezza sanitaria e alimentare (AFSSA) sul consumo umano di mais Bt-11, che giudica insufficienti i test di tossicità e di tolleranza. Secondo l'AFSSA esiste un rischio "di effetti inattesi" se l'uomo consuma questo mais già venduto negli Stati Uniti in scatola o sotto forma di pop-corn. Ma il commissario ha ritenuto che l'agenzia ha utilizzato "metodologie non corrette".
La società farmaceutica titolare dell'autorizzazione si è "felicitata" per una decisione presa su basi scientifiche.
Il via libera a l'importazione di Bt-11 nonsignifica che la Commissione autorizzerà le sementi e le colture OGM in Europa, su questa questione risiede la vera battaglia, ma il simbolo della fine della moratoria è sufficiente per provocare molta inquetudine.
A spingere per questa decisione della Commissione, che non ha avuto il sostegno della maggioranza qualificata degli Stati membri, è anche la scadenza del 2 e 3 giugno, quando si riunirà il "panel" del Wto (organizzazione mondiale del commercio) per esaminare il ricorso presentato contro la moratoria europea da parte di Stati Uniti, Canada e Argentina.
Con tale decisione, la Commissione mira a rendere praticamente "senza oggetto" il ricorso al Wto dei tre Paesi americani.
Finora l'Ue ha concesso l'autorizzazione al commercio per 34 prodotti transgenici, otto sono in attesa di decisione e altre 24 domande di autorizzazione sono state gia' presentate.
fonte: Reuters e France presse.
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