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27/7/2005
Ascoli Piceno: diossina; messo in sicurezza carico di legname contaminato
- by la redazione @ 11:54:53
E' stato messo in sicurezza dall'Arpam il carico di legname contaminato da diossina sequestrato dai carabinieri di Ascoli e dagli specialisti del Noe nei giorni scorsi. In particolare si e' scoperto che una ditta del Camerun, esportatrice di legnami, aveva usato illegalmente del tetra cloro fenolo per preservare dalle muffe e dai tarli il carico di circa 30 tonnellate destinato a una falegnameria di Monteprandone (Ascoli Piceno). Il carico di tavole, entrato in Italia dal porto di Livorno l'11 luglio scorso, aveva trovato ad attenderlo a destinazione oltre ai carabinieri anche i tecnici dell'Arpam, che ora hanno visti confermati i loro sospetti: dall'analisi si sono rilevati circa 700 picogrammi di tetra cloro fenolo per ogni grammo di legname. La diossina - ricorda una nota dell'Arpam - e' una sostanza chimica tristemente famosa in Italia per il dramma di Seveso, dove nel 1976 una fabbrica chimica esplose provocando una nube tossica che avveleno' tutta l'area con conseguenze tragiche per la popolazione. Nessuna fabbrica chimica al mondo produce diossina, si tratta infatti di un pericolosissimo prodotto della trasformazione, in certe condizioni, di altre sostanze come, appunto, il tetra cloro fenolo. La vicenda e' stata ripercorsa stamani presso il Comando dei carabinieri di Ascoli Piceno, dove il comandante col. Minniti, il maresciallo del Noe Di Venere e il direttore dell'Arpam Paoloni hanno tenuto una conferenza stampa. Il sospetto che il legname proveniente dal Camerun fosse contaminato risale a un anno fa, quando in provincia di Sondrio furono trovate uova alla diossina. Dall'esame dell'allevamento di provenienza, si scopri' che la lettiera su cui le galline deponevano le uova era costituita da trucioli di legno forniti da una falegnameria locale che importava la materia prima dal Camerun. E quei trucioli erano fortemente contaminati da diossina. L'allarme per il legname con quella provenienza e' quindi scattato e in realta' i controlli nelle Marche, che importa molto legno di pregio per i mobilifici, sono stati numerosi, ma tutti con risultati tranquillizzanti tranne uno, quello relativo al carico. Che ora, pero', e' in sicurezza e sotto sequestro a disposizione dell'autorita' giudiziaria. Sara' poi l'Arpam a indicare le modalita' per la sua distruzione senza pericoli.
fonte: AGE
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