articolo completo
15/2/2009
Catania: intesa per una revisione della lotta obbligatoria contro il Citrus tristeza virus
- by la redazione @ 19:26:45
Intesa raggiunta tra le regioni Sicilia, Calabria, Puglia e Basilicata nel richiedere una modifica della normativa, risalente al 1996, per la lotta al virus della "tristezza" degli agrumi. Nel corso tavolo tecnico tra gli assessori regionali all'Agricoltura, che si è svolto a fine gennaio a Catania, è stato definita una piattaforma comune, sia per gli agrumeti che per l'attività vivaistica. La bozza definitiva del decreto sarà redatta dai Servizi Fitosanitari Regionali e quindi trasmessa al Ministero delle Politiche agricole e forestali.
All'incontro, organizzato dall'assessore della regione Sicila La Via, hanno partecipato gli assessori della Puglia, Enzo Russo e della Calabria, Mario Pirillo, il dirigente generale del dipartimento Agricoltura della Basilicata, Francesco Pesce, i rappresentanti dei Servizi fitosanitari delle 4 regioni, i docenti dell'Università di Catania e di Reggio Calabria e rappresentanti del Centro di ricerca per l'agrumicoltura e le colture mediterranee di Acireale.
Il tavolo tecnico ha approvato anche lo schema dei controlli proposto dalla Regione siciliana, scritto in collaborazione e d’intesa con alcune delle più importanti istituzioni siciliane di ricerca, sulle misure obbligatorie per l’attività vivaistica agrumicola, un settore particolarmente importante nell’Isola, con la presenza di diverse centinaia di operatori e la produzione di milioni di piante ornamentali, destinate essenzialmente all’export verso i Paesi nordeuropei. Un mercato ricco e vivace che ci vede in aperta concorrenza con i vivaisti spagnoli.
“E’ davvero essenziale - riprende La Via - assicurare la massima garanzia delle piante commercializzate in Sicilia, nel pieno rispetto delle direttive comunitarie in materia fitosanitaria. Ma le norme e i controlli non devono discostarsi da quelli convenzionalmente applicati in Spagna, soprattutto nel settore ornamentale, e non devono quindi costituire un vincolo tecnico ed economico, gravoso per i vivaisti siciliani, in un regime di mercato completamente aperto alla concorrenza”.
Fonte: Regione Sicilia Regione Sicilia>>
|
|