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28/9/2009
Servizio Fitosanitario: gli atti relativi alla procedura di infrazione
- by la redazione @ 14:08:35
Riportiamo in questo articolo una sintesi delle questioni contenute nella procedura di infrazione aperta nei confronti del servizio fitosanitario nazionale dalla Commissione UE - DG Salute e Tutela dei consumatori e di cui abbiamo riportato alcune anticipazioni nell'articolo precedente.
Sono state contestate all’Italia una serie di inadempienze di seguito sinteticamente riportate.
Lo Stato italiano risulterebbe inadempiente agli obblighi citati o ha adempiuto in modo parziale, in alcuni casi benché fosse evidente che gli organismi in questione fossero suscettibili di provocare gravi danni alle piante e ai prodotti vegetali.
• Nel caso della Anoplophora chinensis, un parassita che attacca oltre venti specie di piante, che sta causando danni gravissimi in Lombardia e che rappresenta un serio pericolo per le foreste decidue della Comunità, la regione Lombardia ha comunicato la presenza dell’insetto nel 2002 al Servizio fitosanitario nazionale che ha trasmesso la notifica alla Commissione europea solo due anni dopo, nel 2004.
• Nel caso del Rhynchophorus ferrugineus, o punteruolo della palma, che sta portando alla distruzione moltissime palme ornamentali e perfino interi vivai in numerose regioni italiane, non sono state notificate alla Commissione europea e agli altri Stati membri dell’Unione europea le misure adottate per il contenimento del parassita o sono stati notificati solo dopo una visita ispettiva della stessa Commissione.
• Nel caso della Gibberella circinata o cancro resinoso del pino, la Commissione europea ha appreso della sua comparsa in Italia da un articolo pubblicato su una rivista scientifica senza che il Servizio fitosanitario nazionale l’abbia mai notificata.
È stata inoltre notificata all’Italia l’inosservanza dell’obbligo di riferire per tempo alla Commissione europea sulle indagini per organismi particolarmente pericolosi come, ad esempio, l’Erwinia amylovora, meglio conosciuta come colpo di fuoco batterico delle pomacee o sulla Diabrotica virgifera virgifera, che causa gravi danni alle coltivazioni di mais.
• La Commissione europea contesta inoltre il ritardo, l’inadeguatezza delle risorse e dei provvedimenti presi per l’eradicazione dell’Anoplophora chinensis. Per quanto riguarda, invece, il parassita Diabrotica virgifera virgifera viene rimarcato che le regioni hanno adottato misure di lotta fondamentalmente dissimili e, in alcuni casi, non efficaci per eradicare l’insetto ma valide solo per compensare i danni economici agli agricoltori.
Altre gravi infrazioni sono state riscontrate nella lotta al cinipide del castagno e al punteruolo delle palme. Viene altresì contestato il mancato rispetto dell’obbligo di segnalare alla Commissione europea e agli altri Stati membri l’intercettazione, nelle spedizioni da Paesi terzi, di organismi nocivi entro due giorni dal rinvenimento di tali organismi. Il livello di puntualità delle notifiche è al di sotto del 10 per cento medio negli ultimi anni.
La Commissione europea ha segnalato, inoltre, che l’Italia è risultata inadempiente nel rispondere, in maniera sistematica, alle informazioni richieste a seguito delle ispezioni dell’Ufficio alimentare e veterinario, avendo fornito una risposta sommaria, tardiva, parziale o inadeguata alle raccomandazioni dell’Ufficio.
La stessa Commissione inoltre ha segnalato la mancanza di cooperazione tra l’autorità unica nazionale (Servizio fitosanitario nazionale) e gli organi della medesima Commissione, dovuta all’inadeguatezza di carattere strutturale e alla mancanza di personale e di mezzi dell’autorità unica, nonché la lentezza delle procedure adottate relativamente al flusso delle informazioni e la mancanza di coordinamento tra le diverse autorità in Italia.
La Commissione ritiene inoltre che l’omessa comunicazione delle informazioni pone i Paesi dell’Unione europea e la Commissione stessa in una grave situazione che consiste nell’impossibilità di adottare misure atte a impedire l’introduzione e la propagazione di tali organismi nell’intera Unione.
Fonte: atti parlamentari Camera dei Deputati 2009
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