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31/3/2011
Toscana: in preparazione una legge sul Servizio fitosanitario regionale
- by la redazione @ 13:07:15
L’assessore regionale all’agricoltura della Toscana, Gianni Salvadori, ha svolto un’informativa preliminare alla proposta di legge per il servizio fitosanitario regionale.
La Regione, in base alla Finanziaria del 2011, svolge il servizio di controllo e autorizzazione per produzione e commercio di vegetali avvalendosi di personale distaccato da Arpat.
La materia, ha ricordato l’assessore, è oggetto di una direttiva europea che detta misure di protezione contro gli organismi nocivi ai prodotti vegetali.
“La Toscana è una delle regioni con le più ampie superfici agricole e boschive, con punti di entrata strategici (i porti di Livorno e Carrara e l’aeroporto di Pisa), con circa 4000 imprese vivaistiche e una crescete attività di import export di prodotti vegetali”, ha spiegato Salvadori. La necessità di rilanciare il servizio fitosanitario, potenziandolo, nasce dal fatto che un cattivo funzionamento accrescerebbe “rischi di diffusione nella nostra regione di agenti patogeni finora sconosciuti e potenzialmente molto dannosi per l’agricoltura toscana”, ha aggiunto l’assessore, e porterebbe anche a “limitazioni di esportazione delle nostre produzioni, perché non rispondenti alle norme sanitarie vigenti”.
L’assessore ha indicato le previsioni di organizzazione del servizio fitosanitario: struttura di coordinamento a Firenze, e unità dislocate sul territorio “in aree strategiche in cui si concentra l’attività: Pistoia (distretto vivaistico), Pisa e Livorno (porti e aeroporto), Grosseto e Arezzo (attività vivaistica)”. Nel corso del 2011, inoltre, saranno utilizzati gli ispettori fitosanitari distaccati da Arpat e i nuovi ispettori reclutati nell’ambito dell’amministrazione regionale che verranno impiegati e formati già nell’anno in corso.
Il consigliere Gianfranco Venturi (Pd) ha espresso apprezzamento per il provvedimento che si andrà a determinare: “Un servizio fitosanitario efficiente è elemento di garanzia sia per evitare l’entrata di parassiti nel nostro territorio, sia per garantire le nostre piante in uscita”, ha detto.
fonte: AgenPar Roma
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