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14/6/2011
Firenze: presentato il nuovo Servizio Fitosanitario regionale
- by la redazione @ 09:01:37
E' stato presentato ufficialmente il 4 aprile il nuovo Servizio Fitosanitario regionale che dal 1 marzo è passato dall'Arpat alla Regione Toscana.
Il personale del Servizio (inizialmente 23 persone tra ispettori, tecnici ed amministrativi, che saranno 113 a regime), dovrà assolvere tutti i compiti assegnati dalle normative internazionali, comunitarie, nazionali e regionali e difendere boschi, settore agricolo e settore florovivaistico, dall'ingresso sul territorio di insetti alloctoni dannosi per le piante, dalle malattie e dall'introduzione degli Ogm (Organismi geneticamente modificati).
"Sono le “sentinelle” che difendono i nostri boschi, la nostra agricoltura e il settore florovivaistico dall’ingresso sul territorio di insetti stranieri dannosi per le piante, dalle malattie e dall’introduzione degli OGM, gli organismi geneticamente modificati" -ha dichiarato l'assessore all'agricoltura e foreste della Regione Toscana, Gianni Salvadori -
"Sono gli uomini e le donne del nuovo servizio fitosanitario regionale che dal 1 marzo scorso è passato dall’Arpat alla Regione Toscana e che assumerà ora la connotazione di un vero e proprio servizio. “Non solo – sottolinea l’assessore all’agricoltura e foreste della Regione Toscana – Gianni Salvadori – il nuovo servizio sarà potenziato numericamente in modo da far fronte alle esigenze che nell’arco degli ultimi anni hanno avuto una crescita esponenziale ma non avrà più soltanto funzioni di vigilanza e sorveglianza, per quanto di importanza basilare, bensì offrirà anche un aiuto e un orientamento agli agricoltori anche attraverso un attrezzato laboratorio di diagnostica fitopatologica e biologia molecolare in grado di diagnosticare oltre alle malattie delle piante la presenza di OGM. In arrivo c’è anche una nuova legge regionale, alla quale stiamo già lavorando, per rendere più adeguata ai tempi la normativa e recepire le indicazioni dell’Unione Europea.”
Qualche cifra per far capire l’importanza del nuovo servizio a tutela del patrimonio regionale, che riveste grande importanza anche per le esportazioni.
Vivai: il comparto più esposto: rappresenta il 70% delle esportazioni e il 40% della produzione
“Il settore che più ha bisogno di protezione in questo campo – sottolinea Salvadori – è quello vivaistico. Un settore nel qual e operano 4215 imprese su circa 6286 ettari, che rappresentano il 40% della produzione florovivaistica nazionale per un valore di 500 milioni di euro. La Toscana detiene il 70% delle esportazioni nazionali per un valore di 236 milioni di euro. Ma anche l’importazione di piante dall’estero, con un valore di 35 milioni di euro, è significativa e rappresenta una ragione ulteriore per rafforzare i controlli.”
In generale tutto il comparto agricolo e forestale, ma anche il verde urbano, hanno bisogno del servizio fitosanitario regionale.
Taglio dei platani sui viali urbani: rischio piante malate
“Pochi lo sanno – rivela l’assessore Salvadori – ma anche il taglio dei platani lungo i viali di Firenze o di altre località toscane può essere pericoloso. Molti platani sono malati di “cancro colorato”(ceratocystis) e la loro segatura all’aperto diffonde la malattia. Gli esperti del nostro servizio, che sono in grado di diagnosticare la malattia, devono essere chiamati dagli Enti pubblici, prima di tagliare le piante. Solo se non sono malate possono essere tagliate, altrimenti vanno adottate le opportune precauzioni e la segature e il legname vanno smaltiti come rifiuti pericolosi.”.
Viticoltura: vanno espiantati e distrutti i vigneti malati di flavescenza dorata
Ma ci sono avvisi importanti anche per il settore più celebre dell’agricoltura toscana: la viticoltura. “Oggi purtroppo – sottolinea l’assessore regionale – si è diffusa una malattia che si chiama flavescenza dorata. Le viti che hanno preso questa malattia devono essere espiantate, e distrutte per legge. Anche casi di questo genere rendono evidente come i viticoltori abbiano bisogno di un servizio fitosanitario regionale che sia in grado di dare indicazioni e supporto sulle cos e che si devono fare.”
Toscana: 1 milione di ettari di bosco, 60 mila a vigneto, 120 mila ad oliveto
La Toscana ha 1 milione e 150 mila ettari di boschi, una superficie agricola utilizzata di 800 mila ettari, di cui 60 mila a vigneto, 120 mila ad oliveto e 230 mila a colture cerealicole e industriali.
Poi c’è il settore orticolo, che rappresenta un altro canale importante, con 215 milioni di export e 270 milioni di importazioni.
Importazioni da 30 Paesi extra UE. 5 mila certificati sanitari
Ad oggi in Toscana vengono rilasciati mediamente 5 mila certificati sanitari per le importazioni e 3 mila per le esportazioni. Sono oltre 30 i Paesi extra Ue dai quali importiamo.
Ed ecco i dati delle importazioni in arrivo dal solo porto di Livorno: 26 milioni 116 mila 304 piante vive ornamentali, bonsai, e piantine da orto, 13 mila tonnellate di sementi (Mais, Soia, Sorgo, graminacee d a prato, ortive) 98 mila tonnellate di agrumi, pere e mele, pesche e susine; 75 mila metri cubi di legname in tavole, 10 mila tonnellate di cereali, 38 mila tonnellate di leguminose in granella per uso zootecnico e 3.300 tonnellate di patate da consumo.
OGM: bloccare il rischio di contaminazione
“Dalle importazioni – ricorda l’assessore Salvadori – nasce un altro rischio, oltre a quello fitosanitario, ed è la possibile contaminazione di sementi OGM, che riguarda il mais e la soia. Un tema che – conclude – per noi in Toscana è particolarmente importante e sul quale vareremo presto una nuova legge, che insieme al nuovo servizio fitosanitario, servirà a garantire tolleranza zero verso il rischio OGM”.
Fonte: Regione toscana
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