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4/11/2011
Firenze: la Toscana verso una nuova norma sul servizio fitosanitario
- by la redazione @ 12:10:46
La Regione Toscana ha presentato nelle
Commissioni Agricoltura e Sanità riunite per l'occasione in seduta congiunta, la proposta di legge sulla disciplina del servizio fitosanitario.
L'obiettivo della nuova norma è quello di riorganizzare e potenziare il servizio per evitare la diffusione di agenti patogeni dannosi per l'agricoltura toscana e tutelare l'esportazione delle nostre produzioni, nel rispetto delle norme sanitarie vigenti. Durante l'illustrazione della proposta è stato evidenziata la mole di lavoro che interessa il settore.
La Toscana è una delle regioni con le più ampie superfici agricole e boschive, con tre punti di entrata strategici (l'aeroporto di Pisa e i porti di Livorno e Carrara), un considerevole numero di imprese vivaistiche (circa 4000) e una crescente attività commerciale di import-export di materiale vegetale, tutte oggetto di autorizzazioni e controlli fitosanitari.
Nell’illustrare la pdl si è spiegato che il servizio fitosanitario regionale che applica sul territorio le direttive comunitarie recepite nell’ordinamento nazionale e rilascia le autorizzazioni previste dalla normativa nazionale e regionale, svolge numerose funzioni. Si passa dalla certificazione dei prodotti vegetali, ai controlli alle frontiere sullo stato fitosanitario dei vegetali coltivati e spontanei, per evitare la presenza di parassiti, al monitoraggio sul territorio. Inoltre, il servizio accerta le violazioni, rilascia la certificazione per i vegetali destinati all’esportazione e svolge un ruolo di raccordo e di informazione con il mondo scientifico e gli enti locali.
“Da marzo 2011 - si è detto durante l’illustrazione – lo sportello unico che rilascia le autorizzazioni fitosanitarie ne ha emesse 100, significa che 100 nuove imprese lavorano in questo campo”. Due figure professionali operano nel settore: gli ispettori, laureati in materie agricole e specializzati, e i tecnici fitosanitari, diplomati addetti al monitoraggio e ai laboratori.
Il vicepresidente della commissione Agricoltura Claudio Marignani ha chiesto chiarimenti sul numero di personale addetto al servizio e sulla presenza in altre regioni degli ispettori.
Nell’illustrazione della pdl si è chiarito che per la Toscana si parla di 76 ispettori fitosanitari (40 è una stima per garantire l’operatività del servizio) e che il numero nasce dal rapporto tra il numero di imprese da controllare, l’estensione territoriale, il rapporto import-export. Al momento sono 30 gli ispettori operativi sul territorio (10 distaccati da Arpat). “Basti pensare – hanno chiarito i tecnici - che solo al porto di Livorno, per i vegetali in entrata vengono emessi in un anno 7000 certificati; per l’export, invece, ci si attesta sui 3000 certificati l’anno”.
La proposta di legge prevede quindi la nuova figura professionale del "tecnico fitosanitario" con funzioni di affiancamento dell'Ispettore fitosanitario o di esercizio di funzioni non espressamente riservate all'ispettore fitosanitario.
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