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22/5/2017
Firenze: Anif interviene nel dibattito sul futuro “Regime
- by la redazione @ 09:56:16
Firenze, 11 maggio 2017. La giornata dedicata dall’Accademia dei Georgofili a “Il nuovo regime fitosanitario europeo” ha visto la partecipazione dell’ANIF con l’intervento del Presidente Dr. Lucio Flamini che ha voluto esprimere il contributo della associazione alle nuove sfide derivanti dalla applicazione del Regolamento (UE) 2016/2031.
La riorganizzazione del Servizio Fitosanitario Nazionale costituirà un elemento fondamentale per affrontare il nuovo scenario dei controlli fitosanitari a livello europeo.
In questa prospettiva l’ANIF, che negli ultimi venti anni ha seguito l’evoluzione delle problematiche del settore e della figura dell’Ispettore fitosanitario, ha condiviso la necessità di un cambiamento che deve però passare attraverso la soluzione di criticità ormai non più tollerabili.
L’organico degli Ispettori fitosanitari a livello nazionale è da anni attestato a circa la metà di quello riconosciuto come “dotazione minima” per lo svolgimento delle sue funzioni; il blocco del turnover della Pubblica Amministrazione ha ulteriormente aggravato la situazione perchè il pensionamento del personale e lo svuotamento delle strutture tecniche, sta privando il sistema fitosanitario del naturale trasferimento di esperienza professionale alle nuove generazioni.
In questo quadro l’ANIF ha sottolineato il rischio di inadeguatezza dei Servizi Fitosanitari Regionali a supportare il sistema “import-export”, strategico per il comparto agroalimentare italiano, e soprattutto ha stigmatizzato “l’asimmetria” tra il livello di responsabilità assegnato all’Ispettore fitosanitario dalla norme internazionali e nazionali sulla Profilassi Internazionale, condiviso con le altre figure del Medico e del Veterinario Ufficiale , ed il riconoscimento tecnico, giuridico e professionale nell’ambito del personale delle Regioni e Provincie Autonome, di appartenenza.
La nuova visione organizzativa proposta nella relazione del Dr. Bruno Caio Faraglia (Mipaaf), prevede il contributo di soggetti pubblici e privati alle capacità di controllo e sorveglianza del territorio ed alla capacità di reazione a fronte della minaccia di organismi nocivi in grado di minare la sicurezza alimentare e la sanità vegetale, come i recenti eventi nazionali ci stanno insegnando.
L’intervento si è chiuso con l’auspicio che la figura di “Ispettore fitosanitario”, ignorata da gran parte delle amministrazioni regionali, possa vedere rispettata la previsione normativa di uno “specifico profilo professionale” che dovrebbe avere come elemento fondamentale il riconoscimento della competenza in materia fitoiatrica e porre questa figura professionale della Pubblica Amministrazione al centro del supporto di altre figure tecniche che possono contribuire al potenziamento del Servizio Fitosanitario Nazionale.
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