SoftCastle News Script

In Piemonte, fino al 2002, non erano stati riscontrati focolai di Erwinia Amylovora. I più vicini risultavano essere quelli della zona di Mendrisio nel Canton Ticino. Si temeva, in particolare, che il patogeno potesse essere introdotto tramite il commercio di alcune specie ornamentali cespugliose di largo utilizzo, in considerazione del fatto che su di esse il quadro sintomatologico risulta per certi versi un po’ meno tipico e che vivaisti ed acquirenti del settore potrebbero essere difficilmente sensibilizzati al riguardo. Si è verificato proprio che il canale di introduzione sia stato il vivaismo ornamentale ma, grazie ad un vivaista del Biellese particolarmente attento, il focolaio costituito da piante in vaso di cotoneaster è stato intercettato e distrutto quando ancora era limitato a pochi soggetti.

Ispezioni dettagliate nel territorio circostante alla direttrice Biella-Cossato e nella maggior parte dei vivai della provincia di Biella hanno portato all’individuazione di altri due focolai: uno in un vivaio di ornamentali, nel quale sono risultate infette da colpo di fuoco una partita in vaso di biancospini di origine olandese ed una, sempre in vaso, di cotoneaster di origine lombarda ed il secondo in un vivaio di ornamentali e fruttiferi nel quale è risultata infetta una partita in vaso di peri originari del Veneto. Anche in questi casi il proprietario ha provveduto alla distruzione del materiale.

Fonte: Servizio Fitosanitario Piemonte

Maggiori informazioni in: http://www.regione.piemonte.it/agri/ita/fitopatologia/erwinia.htm